Festival dell’Acqua a Torino: Acciona con Patìmo rilancia i dissalatori

Al Festival dell’Acqua, in programma dal 21 al 23 settembre 2022 a Torino, ONTM ha intervistato i vertici della divisione italiana di Acciona Agua

22 settembre 2022

Si svolge al Centro Congressi Lingotto di Torino l’edizione 2022 del Festival dell’Acqua, l’importante evento organizzato da Utilitalia per approfondire diversi aspetti del comparto idrico. Molti gli argomenti trattati: dagli scenari futuri del servizio idrico, alla crisi climatica e alle conseguenti ricadute sulle disponibilità di acqua potabile, sino al PNRR e alla transizione ecologica.

L’Osservatorio Nazionale per la Tutela del Mare ha intervistato l’ **_Ing. Luigi Patìmo de Palo _**al vertice della divisione italiana di Acciona Agua S.A., branch dedicata al settore “Water Solutions” della multinazionale Acciona, Partner Corporate di ONTM.

Qual è il ruolo e quali sono le prospettive di Acciona Agua per il nostro Paese?

Per Acciona Agua è da sempre fondamentale contribuire con la propria expertise al dialogo e al dibattito sulle tematiche che riguardano il comparto idrico. Noi siamo uno dei principali player del settore al Mondo, per l’Italia puntiamo a trasferire tutte le nostre esperienze e le tecnologie innovative che consentono di garantire i più alti standard nel trattamento della distribuzione dell’acqua.

Quali interventi suggerite per superare la crisi idrica attuale e per evitare che ciò si ripeta?

Una delle proposte di punta del nostro Gruppo è quella di pianificare la realizzazione di dissalatori che utilizzino il processo dell’osmosi inversa e che permettano di trattare con grandi risultati anche acque salmastre. In questo modo integriamo decisamente la produzione di acqua senza alterare l’ambiente.

Al nostro Osservatorio sta a cuore soprattutto l’eco-sistema marino, quali sono le misure che si possono adottare per la sua conservazione e miglioramento?

Il tema del mare sta a cuore anche a tutti noi di Acciona, seguiamo i principi di sostenibilità ambientale e a ogni nostra azione sul territorio terrestre corrisponde un contributo al miglioramento della qualità del mare. Si pensi al trattamento di tutte le tipologie di acque reflue della depurazione delle acque civili e industriali che hanno il loro ultimo sbocco proprio al mare. Le nostre tecnologie sono ampiamente testate in varie parti del Pianeta e sono una certezza per chi le applica. Mi sia consentito inoltre affermare che è motivo di orgoglio partecipare e sostenere ONTM, i cui obiettivi di sensibilizzazione, divulgazione e ricerca tecnologica in ambito marino e idrico sono evidentemente centrali in questo particolare periodo storico.

Cosa serve all’Italia per progredire in questo settore?

Nel mio intervento al Festival dell’Acqua ho ribadito la necessità di una pianificazione unitaria degli interventi sui territori e uno snellimento delle procedure di autorizzazione dei progetti affinché si possano ridurre i tempi di realizzazione delle opere. Non dobbiamo perdere l’ottima occasione rappresentata dal PNRR per il quale è indispensabile rispettare le scadenze indicate. La tecnologia ci aiuta a migliorare l’ambiente, ma sono necessari specialisti per metterla in pratica e per gestirla. Noi ci siamo e speriamo che anche l’azione di ONTM consenta di impostare una nuova ere per l’ambiente in generale e per il mare in particolare.

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