La creazione di un metaverso per i porti italiani: Blockchin , Intelligenza Artificiale, IOT e Web3 a sipporto delle infrastrutture portuali del futuro
Un progetto volto al futuro tecnologico di una infrastruttura portuale italiana di fiducia, sostenibile e collaborativa alla luce della possibilità offerte dalla 1° Mission – Infrastutture digitali – del Pnrr: dove siamo, il progetto, l’opportunità ed i rischi.
Secondo l’importante osservatorio delle PMI.it**, principale strumento di informazione ICT e Business rivolto alle piccole e medie imprese, a proposito della 1° Missione del _PNRR_ per l’Italia: “Resta indietro, almeno per ora, il primo importante progetto della prima missione – Infrastrutture digitali – volto a “garantire che i sistemi, i data-set e le applicazioni della pubbliche amministrazioni siano ospitati in data center altamente affidabili e con elevati standard di qualità per sicurezza, prestazioni, scalabilità, interoperabilità europea ed efficienza energetica.”
Inoltre, la stessa fonte, dice che “I 900 milioni destinati a questo progetto risultano ad oggi ancora del tutto inutilizzati, mentre una prima spesa di 111 milioni di € è stata prevista nel corso del 2022.”
Qual è quindi l’opportunità offerta dal Pnrr al sistema tecnologico italiano? Vista la carenza di idee e relativi progetti su come utilizzare tali fondi del programma Next Generation EU (Pnrr, in Italia), vorrei proporre l’attenzione verso un progetto volto alla realizzazione di una infrastruttura di supporto all’infrastruttura italiana in Cloud, in tecnologia blockchain.
Tale infrastruttura, rispondendo pienamente ai requisiti richiesti dalla 1° Mission del Pnrr, sarebbe in prima istanza alternativa a quella esistente in Cloud, in caso di “crollo” di quest’ultima dovuto a cataclismi o fenomeni metereologici non prevedibili. Inoltre, porrebbe, da subito, le basi tecnologiche alla costruzione di un ecosistema collaborativo sostenibile Web3 dei porti italiani.
In tal modo, il sistema portuale italiano potrebbe, immediatamente e sicuramente, adottare ed interagire ad ogni livello, con ogni attore e con ogni flusso di lavoro, presente e futuro, attraverso il diretto utilizzo di ciascuna delle tecnologie abilitanti il Web3 e la creazione di Metaversi: blockchain (BC), internet delle cose (IoT) ed intelligenza artificiale (AI).
Use case: creazione del Metaverso dei porti italiani
L’ecosistema collaborativo Web3 è abilitante alla formazione di un ecosistema collaborativo di fiducia (il Metaverso), all’interno del quale i porti italiani potranno svolgere le loro operazioni anche attraverso l’interazione con altri Metaversi, in costruzione da parte dei partecipanti e stakeholders della supply-chain, sia locale che globale.
PoC: Creazione infrastruttura decentralizzata Web3 (blockchain + IoT + AI), per mettere in sicurezza i dati e le operazioni ed innovare i porti italiani portandoli immediatamente ai più elevati standard tecnologici adottati attualmente (Singapore, Hong Kong, Rotterdam, Cina).
Come abbiamo visto e non solo negli ultimi giorni, guerre e cataclismi portano purtroppo alla distruzione di data-center vitali per il funzionamento di un Paese e di una Comunità. Certamente, la sicurezza e l’affidabilità della costruenda rete nazionale Cloud saranno ai massimi livelli, una volta completata l’opera.
Il progetto risponde, invece, ad una semplice domanda: Cosa succerebbe in Italia se, a causa di eventi violenti ed inaspettati, quali guerre e cataclismi climatici, i data-center nazionali smettessero di funzionare?
Il progetto permetterebbe, in caso di “crollo” della rete Cloud italiana, di rimpiazzare immediatamente il sistema non più attivo, di conservare immutabilmente e nella massima sicurezza i dati del Cloud crollato, permettendo al Paese di continuare a funzionare e quindi di non essere paralizzato. Senza alcun tipo di interruzione del flusso di lavoro.
Per circoscrivere il nostro impegno, all’interno del progetto più ampio di creazione di una infrastruttura italiana di “fiducia” in blockchain, abbiamo deciso di concentrare la nostra azione verso l’ecosistema portuale italiano, che necessita di innovazione come altri settori produttivi italiani.
L’opportunità: adempiere da subito ai “requirements” della 1° Missione del Pnrr, portando il sistema portuale italiano all’avanguardia tecnologica da leader di mercato.
Il rischio: digitalizzazione secondo modelli obsolescenti ovvero la necessità, dopo aver effettuato una prima digitalizzazione, di doverla rifare entro pochissimi anni ed a costi, non solo economici, elevatissimi per gli operatori di mercato e gli stakeholders.
*Donato Russo – Member of the Focus Group Smart Communities, ICT Sustainability – European DIGITAL SME Alliance – Mentor of Nana Bianca – CEO & Founder Chainplug – Mentor of Binoocle
FONTE: **https://www.pmi.it/economia/mercati/378660/a-che-punto-siamo-con-i-progetti-del-pnrr.html