ONTM in Sardegna: la zona costiera come risorsa da tutelare e volano per la ripresa economica

Apr 26, 2023News

Ad Alghero, una due giorni immersiva nei luoghi della Sardegna e peculiare per la sua proposta: tecnologia, ambiente e turismo legati da un’offerta legata a scelte consapevoli ed ambientali da parte del turista e degli attori del settore.

 

 

Turismo sostenibile: esperienze innovative basate sul ben-essere

Venerdì 21 aprile è andata in onda ad Alghero, nella cornice de Lo Quarter, ed il giorno dopo a Tramariglio e a Punta Giglio, la puntata zero de “La zona costiera una risorsa da tutelare e un volano per la ripresa economica“: ideata da Osservatorio Nazionale Tutela del Mare – ONTM per poter dare visibilità ad esperienze innovative legate al Turismo Sostenibile e al Ben-Essere.
Ad aprire i lavori Alberto Sanna, direttore del Centro di Ricerca Tecnologie Avanzate per la Salute ed il Ben-Essere dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, nonché Presidente dell’Innovation Hub ONTM, che ha trasferito la sua visione rispetto al turismo del Ben-Essere, la formula che consente attraverso 5 punti cardine di ottenere i migliori benefici per se stessi e per l’ambiente in generale, soprattutto quando si è in vacanza: Cultura, Benessere, Cibo, Eco-Sostenibilità, Sport. Ha illustrato infine il sup progetto legato alle “Piste Natabili”.

 

 

A seguire, Paola Gariglio, presente nella duplice veste di Delegata per l’Innovazione dell’Ecosistema Travel del Comitato Esecutivo ONTM, nonché, di Senior Manager Innovation & Partners Strategy di Amadeus, leader della ricerca e produzione di soluzioni tecnologiche per il mondo dei viaggi, la quale ha dato visibilità del report Traveler Tribes 2033, che traccia il futuro dei viaggi ed i profili dei nuovi viaggiatori, aiutando nella comprensione dei nuovi trends del turismo sostenibile e alle sensibilità che influenzeranno scelte e destinazioni, fra queste la sostenibilità e la tutela dell’ambiente nel quale i turisti vorranno immergersi, anche virtualmente, e viaggiare.

 

È stata poi raccontata dai vincitori Doris Zaccaria e Davide De Forni, l’iniziativa FuoriPorta, “l’Opportunità per sportivi e appassionati del territorio e di attività all’aria aperta per realizzare e promuovere il proprio itinerario” promossa con la collaborazione di Altroconsumo. De Forni, ricercatore insediato presso Porto Conte Ricerche, con il suo progetto di fruizione del Mare a Porto Conte in kayak e Zaccaria, Responsabile comunicazione e marketing del Rifugio Di Mare, invece con il suo percorso di trekking a Punta Giglio. Doris e Davide hanno vinto il concorso e sabato, il giorno successivo all’evento a Lo Quarter, gli itinerari si sono svolti in una magnifica giornata all’aria aperta, con più di 80 partecipanti.

 

 

I giorni precedenti l’evento hanno visto, poi, il coinvolgimento diretto di alcune Partner Corporate dell’Osservatorio. Prima tra tutte, NeMeA Sistemi, PMI Innovativa con sede ad Alghero e Sanremo, che ha effettuato rilievi nell’area di Tramariglio con uno dei propri droni acquatici di superfice denominati HYDRA, per la prima volta dotati anche di una videocamera sub-acqua HD che ha lavorato in verticale sul Sonar e il GNSS così da poter consentire la ricognizione del fondale e una mappatura delle praterie di posidonia oltre che ad ottenere le batimetriche dei fondali.

 

 

Grazie a Nemea, è stato peraltro possibile coinvolgere nel progetto Agenzia Spaziale Italiana, la quale ha rilasciato i dati del satellite PRISMA dotato di sensore iperspettrale con il quale è stato possibile riportare gli indici di vegetazione (NDVI) presente nel Parco di Porto Conte, un indice spettrale fortemente correlato al contenuto di clorofilla ed alla vitalità della vegetazione: indici che, in definitiva, permettono di dimensionare il volume di ossigeno prodotto e rilasciato nell’ambiente.

 

E sempre dai dati PRISMA una visuale davvero inedita del materiale in sospensione in Mare: nel caso specifico foglie morte ed altri residui delle piante di Posidonia. Dall’immagine è possibile calcolare la vitalità delle praterie di posidonia e prevedere dove si spiaggerà ricordando anche in questo caso che un metro quadrato di prateria di posidonia produce 20 litri di ossigeno al giorno.

 

 

Questi dati sono stati resi disponibili su un geoportale dedicato raggiungibile da chiunque nell’ottica che un domani questi dati saranno importanti per poter scegliere la meta migliore per le proprie vacanze Michele Boella, tra i promotori dell’iniziativa, nella duplice veste di Coordinatore Territoriale ONTM Regione Sardegna e di CEO di NeMeA Sistemi, ha argomentato i dati acquisiti evidenziando quanto la consapevolezza rispetto alla qualità delle mete e destinazioni debbano condizionare il turismo del futuro.

 

 

E poi un’altra Partner Corporate di ONTM, ETT S.p.A., multinazionale italiana nota per le sue piattaforme software per la sicurezza nella navigazione di diporto o al monitoraggio, attraverso la voce di Valeria Pizziol, ha evidenziato quanto sia oggi possibile far convergere in un unica piattaforma dati eterogenei, meteo, radar, immagini subacquee ed ottenere una dashboard di controllo efficiente ed operativa.

 

 

Tra gli illustri ospiti, anche Diana Giaisa Rinaldi, rappresentante di Oengineering, Massimiliano Cossu, Socio Fondatore di Portale Sardegna, recentemente salito alle cronache per la fusione con Destination Italia, Mariano Mariani, Direttore Generale dell’Area Marina Protetta di Porto Conte che ha illustrato, oltre alle bellezze del luogo, anche le difficoltà e l’attenzione che necessitano per poterle conservare, valorizzare ed offrire nella sua integrità, nonché, Carlo Delfino, il quale ha portato importanti momenti della sua storia legata ad una editoria che fa della conoscenza culturale ambientale e sociale la chiave della promozione e del rispetto del territorio.

 

 

Presente all’evento anche Marino Melissano di Altroconsumo, entità che da anni svolge l’attività di consolidamento e tutela degli interessi di centinaia di migliaia di consumatori in Italia, il quale ha ricordato che per rendere sostenibile il turismo, quando si è dalla parte dei turisti, basta adottare regole e comportamenti che possono sembrare banali, ma che rappresentano il comune buon senso: evitare di utilizzare prodotti usa e getta, non lasciare rifiuti nell’ambiente, sperimentare il trekking e gli spostamenti in bici e, più in generale, rispettare gli altri e l’ambiente che ci circonda.

 

 

A chiudere l’evento è stato chiamato il professore Antonio Usai, Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università degli studi di Sassari | Polo Universitario di Olbia, che ha trasferito alla platea la sua visione rispetto alle traiettorie e percorsi del turismo sostenibile in Sardegna e alle prospettive realizzative già inizializzate con l’Università attraverso corsi di laurea specifici e mirati a creare nuovi imprenditori che riescano nel futuro anche a governare il tema del turismo sostenibile, evidenziando come la componente tecnologica rappresentata dalle aziende presenti al workshop possa aumentare notevolmente la capacità di attrarre ed offrire creando un valore aggiunto non raggiungibile in altri contesti e fornire soprattutto informazioni ed applicazioni utili per compiere le giuste scelte.

 

 

A margine dell’evento, gratitudine e soddisfazione quelle espresse dal Presidente di ONTM Roberto Minerdo e dal Segretario Generale e Vicepresidente Esecutivo Federico Ottavio Pescetto per il grande lavoro svolto dal padrone di casa Michele Boella, nonché da Sanna e Gariglio, rappresentanti – in questa occasione – dell’Innovation Hub e del Comitato Esecutivo, attraverso il cui lavoro è stato dimostrato come “ONTM possa rappresentare una vera risorsa nazionale in grado di mettere in atto una diplomazia del Mare che possa, a tutti i livelli, intervenire in favore della tutela, della sostenibilità e, soprattutto, nel forzare il cambio di paradigmi che vedono ancora la risorsa Mare oggetto esclusivo di interesse o di disinteresse”, come commentato da Michele Boella.

 

 

FONTI:

Ingenio

Sassari Oggi