Il mare torna al centro della strategia alimentare ed economica nazionale
Il tema della sovranità nella nuova legislatura è tornato in auge declinato nel senso di un rinnovato impulso alla capacità produttiva e trasformativa italiana, ma anche in ottica di un più incisivo collocamento geografico degli interessi strategici. Il governo sta iniziando a chiarire anche la sua concezione di sovranità alimentare. La quale passa anche dal mare. E al mare si legano tanti valori concatenati, come la sostenibilità e la promozione di uno stile di vita sano. Proprio di questo si è parlato ieri al convegno intitolato “Il Mare tra sostenibilità e sovranità alimentare”, che si è svolto a Roma a Palazzo Colonna (che è anche la sede di Confitarma), promosso dall’Ontm – Osservatorio nazionale per la tutela del mare e a cui ha preso parte il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il convegno è succeduto agli Stati Generali dell’Ontm. La parte privata dei lavori è stata diretta dal Presidente di Ontm Roberto Minerdo, insieme al Segretario Generale e Vicepresidente Federico OttavioPescetto e agli altri componenti del Consiglio Direttivo Nazionale Andrea Minerdo, Luigi dalla Pozza e Giovanni Abbriata. A loro è spettato fare il punto sulle azioni portate avanti e sugli obiettivi raggiunti, con un focus sulla tutela e valorizzazione dell’ecosistema marino e sulla sua interdipendenza con il concetto di sovranità alimentare. Quindi la pesca, la promozione dello stile di vita e alimentare italiano, nonché la necessità di porre attenzione e risorse per garantire l’indipendenza e autonomia del Paese.
Introdotti dall’Ambassador Ontm Massimiliano Ossini, moderatore, sono stati Mario Mattioli, Presidente di Confitarma, e Luca Sisto, Direttore Generale Confitarma e membro Effettivo del Comitato Strategico Ontm, ad aprire i lavori della giornata, portando i saluti di tutta la Confederazione e confermando la volontà di collaborare in maniera concreta e programmatica con Ontm su aspetti fondamentali della tutela e valorizzazione del mare.
«Il mare per noi è una grande risorsa – ha spiegato Lollobrigida – e come tale non ci stancheremo mai di difenderlo. Vogliamo ridare all’economia del mare il posto strategico che le spetta all’interno del settore primario italiano. Proprio per questo ritengo fondamentale sostenere e rafforzare gli strumenti che abbiamo a disposizione e difendere in Europa e nel mondo la cultura del mare come elemento strategico per lo sviluppo del paese nell’interesse della nazione, del settore e di tutte le persone che operano nella comunità marina nazionale».
«Il tema della sovranità alimentare tocca gran parte della filiera socio economica legata al mare – ha aggiunto – e, più in generale, alle zone costiere. Il mare è una fonte di benessere anche alimentare da preservare e valorizzare».
Tra gli obiettivi dell’Osservatorio c’è sicuramente quello relativo alla riduzione e – ove possibile – eliminazione di tutti gli inquinanti attraverso l’uso di tecnologie innovative nel campo del trattamento delle acque, la regolamentazione delle aree protette e della pesca, la promozione di stili di vita e alimentari maggiormente consapevoli, la valorizzazione del marchio Made in Italy. «L’Osservatorio – ha continuato Minerdo – pone da sempre la propria attenzione su due direttrici principali: l’innovazione tecnologica e la diplomazia ambientale. Con la prima intendiamo puntare all’individuazione, implementazione e sviluppo di nuove soluzioni e modelli utili a raggiungere un equilibrio sostenibile tra esigenze di sviluppo della società e tutela dell’ambiente, con particolare riferimento all’ecosistema marino, ma non ci dimentichiamo neppure l’importanza di ricercare e promuovere un equilibrio tra le istanze provenienti dai principali stakeholder di riferimento: l’ecosistema ambientale e, in particolare, marino, il mondo economico e la collettività. In questo solco si inserisce un evento quale è quello di questa giornata, dove abbiamo fatto sedere intorno a un tavolo rappresentanti del mondo dell’innovazione, della ricerca, delle Istituzioni e delle imprese».
E proprio per implementare gli obiettivi di sviluppo e di diplomazia appena esposti, è stato confermato durante il convegno che l’Osservatorio beneficerà della collaborazione effettiva di Ispra e Iriss-Cnr.
FONTE: The Watcher Post