Donne e mare

Nov 2, 2022Contributi

Un binomio che rappresenta l’idea di forza, la forza delle donne unita alla forza che scaturisce dal mare. Pero’ esprime anche nel contempo la necessità della valorizzazione che deve essere posta sia alle donne che al mare.

Siamo in pieno decennio del Mare delle Nazioni Unite delle Scienze del Mare per lo sviluppo sostenibile obiettivo da raggiungere con Agenda 2030 della Nazioni Unite. Obiettivo numero quattordici infatti riguarda la conservazione e l’utilizzo in modo sostenibile degli oceani, mari e delle risorse marine . Tale obiettivo si pone che parte del traguardo dovrà essere raggiunto attraverso la riduzione significativa di tutti i tipi di inquinamento marittimo entro il 2025. Invece, entro il 2030, si dovrà raggiungere l’aumento dei benefici economici dei piccoli stati insulari in via di sviluppo facendo ricorso ad un utilizzo piu’ sostenibile delle risorse marine compresa la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo. Altresi’, si dovrà raggiungere il goal di fornire l’accesso ai piccoli pescatori artigianali alle risorse ed ai mercati marini ed il potenziamento dell’utilizzo sostenibile degli oceani e mare come riportato nella convenzione delle Nazioni unite sul Diritto del Mare che fornisca il quadro legale per la conservazione.

Nel perseguimento della sostenibilità delle politiche marine si inserisce la necessità della valorizzazione delle figure professionali delle donne legate al mare. Mi riferisco alla valorizzazione di un’antico mestiere artigianale particolare che è quello delle donne pescatrici. Oggi, poco si ricorda che le donne che lavorano nel settore si stima siano circa 14.000 mila, donne impegnate dalla cattura alla trasformazione del pesce.

Quando si pensa al mestiere del pescatore si pensa erroneamente che sia un mestiere esclusivamente maschile, non è affatto cosi, ci sono circa 14.000 mila donne che affrontano un lavoro duro ma sorrette dalla passione del mare, che affrontano l’inizio della giornata alle prime luce dell’alba, affrontano anche le fredde albe invernali, attendono per la cattura del pescato, puliscono le barche, le reti, ritirano le reti sistemano il pesce. Ma quello che ancor di piu’ non si conosce che sono nelle maggior parte dei casi le forze silenziose che si dedicano alla cura del mare perché oltre all’importanza sociale del loro lavoro perché ci fanno arrivare il pesce che portiamo a tavola, sono anche gli angeli del mare perché sono coloro le quali piu’ di tutti si occupano della cura del mare perché prima di ritirare le loro reti la maggio parte delle volte lo liberano degli innumerevoli rifiuti inquinanti che trovano, quindi possiamo dire che il loro lavoro silenzioso e poco riconosciuto ed invece di enorme importanza per la tutela e sostenibilità del mare . Il 2022 è stato dalla FAO proclamato l’Anno internazionale della Pesca e dell’Acquacoltura Artigianale e Sostenibile e proprio in questo anno con il nuovo Governo del paese che si appena insiediato vi è stato la nascita per la prima volta di un importante delega con il Ministero del Mare quindi è auspicabile che il nuovo Ministero dia corso anche tra l’altro ad una politica strutturale a tutela della valorizzazione del mestiere delle donne pescatrici.

Di Florinda Scicolone

Contributor ONTM


Giurista d’Impresa specializzata nelle normative compliance ed esperta riconosciuta nelle tematiche della parità di genere. Autrice della Platform Risk & Compliance Europe, Italia. Membro del Centro Studi Europeo Antiriciclaggio & Compliance Pier luigi Vigna. Membro del Collegio dei Revisori dei Conti del Centro Studi Giorgio Ambrosoli. Consigliere Direttivo dell’AITRA – Associazione Italiana Trasparenza e Anticorruzione. Membro dell’AIGI – Associazione Italiana Giuristi d’Impresa. Membro del “Cantiere Legalità dell’AIGI”. Responsabile del “Cantiere Gender Gap” dell’AIGI. Membro della Fondazione Marisa Bellisario. Autrice della Newsletter Avanti Donne della Fondazione Bellisario. Nelle Edizioni internazionali di “Donne, Economia e Potere” delegata ai tavoli di lavoro di discussione. Nell’edizione 2022 delegata al tavolo di lavoro “PNRR e transizione Ecologica”. Membro della Fondazione Centesimus Annus Pro- Pontefice – Fondazione Internazionale di Diritto Vaticano. Nella legislatura 2001-2006 autrice presso Senato della Repubblica in Rivista Telematica presso Gruppo Parlamentare, duranti i quali anni ha seguito l’iter parlamentare di importanti Progetti di Legge aventi per oggetto i Diritti Civili delle donne. Dal 2003 al 2009 Responsabile di Dipartimento dei Diritti Civili delle Donne. Negli stessi anni è stata anche membro del Dipartimento territoriale delle Pari Opportunità. E’ stata Presidente del Comitato Donne Professioniste per referendum Costituzionale.